Pubblicato il 1 commento

Proteggere le colture da siccità e da scottature.

Proteggere le colture dalla siccità e dalle scottature con il caolino AgriBioClay

Il Caolino AgriBioClay per proteggere le colture dalla siccità e dalle scottature:

Accade spesso che cercando e leggendo informazioni, conversazioni e post in rete che si parli di caolino esclusivamente in funzione della lotta alla mosca olearia.

In questi giorni particolarmente caldi, invece ci preme di far notare che il caolino a differenza di altre polveri di roccia che vengono proposte ultimamente, è utile soprattutto per proteggere le colture dalla siccità e dalle scottature.

Il caolino è ottimo quindi per questo motivo su tutte le ortive e sulla vite e sui meloni retati.

Per quanto riguarda la coltivazione dell’olivo, il caolino, limita l’evotraspirazione, riduce gli effetti della radiazione solare, cattura e poi rilascia l’umidità notturna attenuando così lo stress idrico.

Il conseguente vantaggio è di evitare la cascola e aumentare la pezzatura dei frutti.

Alcuni studi:

Alcuni studi hanno evidenziato anche una maggiore produzione di acido oleico ed una minore produzione di acido linoleico: Effects of kaolin particle film on olive fruit yield,
oil content and quality

proteggere le colture dalla siccità e dalle scottature
Altofonte Luglio 2017 – Ulivo trattato con caolino AgriBioClay

3 Testimonianze:

1.) Citiamo qui di seguito un’articolo della stagione 2017 scritto da Stefania Mezzabarba della omonima azienda agricola a Farnese (VT):

“L’altra volta avevamo provato, per testare ancora di più la capacità del caolino di tutelare le nostre piante dallo stress idrico, dal caldo e dalla radiazione solare, a distribuire il caolino su  delle piante di varietà precoce, frantoio e leccino.

[…] “stavano soffrendo particolarmente: presentavano la classica foglia arricciata ai lati che segnala una carenza importante di acqua.”

[…] “Le piante così trattate si sono mantenute stabili, la foglia è rimasta leggermente arricciata, ma non è peggiorata nonostante i picchi di 40 gradi raggiunti ad inizio agosto, e soprattutto non sono cadute olive!

[…]Gli anni passati erano proprio queste le piante che appena entrate in serio stress idrico lasciavano copiosamente cadere olive.

[…] “Quindi anche da questo punto di vista CAOLINO PROMOSSO!”

proteggere le colture da siccità e da  scottature
Altofonte Luglio 2017 – Ulivo non trattato

Se volete leggere l’articolo e gli altri articoli relativi all’esperienza con il nostro caolino AgriBioClay, lo trovate seguendo questo link: http://www.oliomezzabarba.it/terzo-trattamento-con-caolino-agribioclay/

2.) Ad ulteriore testimonianza, inoltre degli effetti della protezione che si ottiene usando il caolino nell’articolo trovate due fotografie scattate nel caldo 2017 in provincia di Palermo ad Altofonte.

Due piante della stessa cultivar, posizionate sullo stesso terreno ed esposte al sole nello stesso modo: una non trattata in evidente difficoltà, l’altra corroborata con il caolino AgriBioClay.

3.) Ed infine ascoltate una breve video-intervista ad un nostro cliente che ha constatato con mano la bontà del caolino AgriBioClay per proteggere le colture da siccità e scottature.

Riepiloghiamo!

Quindi ricordatevi che il caolino, non serve solo per la mosca ma é utile usarlo per

  • TUTELARE LE COLTURE DALLO STRESS IDRICO
  • AUMENTARE LA PEZZATURA DEI FRUTTI
  • PROTEGGERE GLI ULIVI DALLA CASCOLA
  • LIMITARE I DANNI DA SCOTTATURA DEI FRUTTI
  • EVITARE LA SPACCATURA DEL POMODORO

Pubblicato il 3 commenti

CAOLINO – COME EVITARE GRUMI NELLA DISPERSIONE

Il caolino per agricoltura viene irrorato in dispersione acquosa sulle piante che devono essere protette: una delle cose che innervosisce di più l’agricoltore che deve effettuare il trattamento sono le otturazioni degli ugelli. Due sono le cause che portano ad otturare gli ugelli, la presenza di residui estranei al caolino, non presenti nel nostro AgriBioClay, e gli agglomerati che si formano a causa di una non perfetta dispersione del caolino. Con queste note vogliamo prevenire la formazione di agglomerati. 

Per evitare la formazione di agglomerati valgono gli stessi accorgimenti usati quando si prepara la polenta.

Si deve predisporre tutta l’acqua prevista per la dispersione, la si deve tenere alla massima agitazione possibile, e si deve aggiungere il caolino lentamente, continuando ad agitare la dispersione fino al completo versamento di tutto il caolino necessario per ottenere la concentrazione voluta, 10% nel dosaggio più elevato utilizzato nella prima irrorazione stagionale, giù fino al 3% nelle successive irrorazioni.

La dispersione deve essere mantenuta in agitazione o mediante agitatore, o mediante la pompa di ricircolo. Se si smette di agitare la dispersione, il caolino tende a sedimentare nel fondo della tina. Con una energica agitazione il caolino torna in sospensione.

Devono essere evitate le seguenti tecniche di dispersione, perché danno luogo immancabilmente ad agglomerati:

  1. Non si deve usare, nella dispersione, meno acqua di quella che verrà poi utilizzata nella irrorazione. Usare meno acqua corrisponde a concentrazioni più elevate, ma va tenuto presente che il caolino si disperde meglio alle concentrazioni più basse.
  2. Non si deve versare acqua direttamente sul caolino in polvere. Questa tecnica corrisponde al tentativo di disperdere il caolino in condizioni di solidi elevatissimi, e porta immancabilmente alla formazione di agglomerati e grumi. 

Se si seguono i suggerimenti sopra elencati, il nostro caolino AgriBioClay verrà disperso in maniera ottimale, e non ci saranno problemi durante le fasi di irrorazione. 

Pubblicato il 1 commento

Una Presentazione. Farnese marzo 2018

La sensazione che abbiamo riguardo ad un interesse sempre crescente intorno all’uso del caolino in agricoltura biologica ed integrata ci è stata confermata lo scorso sabato 24 marzo.

Siamo stati ospiti del Frantoio Mezzabarba per parlare in generale di Caolino, di cos’è, dei vantaggi che si ottengono utilizzandolo. Ne abbiamo approfondito gli aspetti tecnici cercando di trasferire la nostra cultura, maturata in 40 anni di esperienza che ci ha portato a selezionare e a presentare quindi il nostro caolino AgriBioClay.

Oggi piú che mai è diventato necessario approfondire l’argomento per scegliere consapevolmente, per avvicinarsi ad un’argilla che all’apparenza qualsiasi altro prodotto “bianco” potrebbe sostituire.

Non è così e crediamo di averlo raccontato e dimostrato con dati ed esempi pratici.

Ringraziamo moltissimo Stefania e Stefano del Frantoio Mezzabarba, il papà Franco, per la calorosa accoglienza e la sempre ottima collaborazione.

Invitiamo quanti fra voi sono intenzionati ad approfondire e magari ad organizzare un evento, a contattarci: saremo felici di darvi tutte le informazioni necessarie.

img_8430-1
Inserisci una didascalia

img_8431