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CAOLINO – COME EVITARE GRUMI NELLA DISPERSIONE

Il caolino per agricoltura viene irrorato in dispersione acquosa sulle piante che devono essere protette: una delle cose che innervosisce di più l’agricoltore che deve effettuare il trattamento sono le otturazioni degli ugelli. Due sono le cause che portano ad otturare gli ugelli, la presenza di residui estranei al caolino, non presenti nel nostro AgriBioClay, e gli agglomerati che si formano a causa di una non perfetta dispersione del caolino. Con queste note vogliamo prevenire la formazione di agglomerati. 

Per evitare la formazione di agglomerati valgono gli stessi accorgimenti usati quando si prepara la polenta.

Si deve predisporre tutta l’acqua prevista per la dispersione, la si deve tenere alla massima agitazione possibile, e si deve aggiungere il caolino lentamente, continuando ad agitare la dispersione fino al completo versamento di tutto il caolino necessario per ottenere la concentrazione voluta, 10% nel dosaggio più elevato utilizzato nella prima irrorazione stagionale, giù fino al 3% nelle successive irrorazioni.

La dispersione deve essere mantenuta in agitazione o mediante agitatore, o mediante la pompa di ricircolo. Se si smette di agitare la dispersione, il caolino tende a sedimentare nel fondo della tina. Con una energica agitazione il caolino torna in sospensione.

Devono essere evitate le seguenti tecniche di dispersione, perché danno luogo immancabilmente ad agglomerati:

  1. Non si deve usare, nella dispersione, meno acqua di quella che verrà poi utilizzata nella irrorazione. Usare meno acqua corrisponde a concentrazioni più elevate, ma va tenuto presente che il caolino si disperde meglio alle concentrazioni più basse.
  2. Non si deve versare acqua direttamente sul caolino in polvere. Questa tecnica corrisponde al tentativo di disperdere il caolino in condizioni di solidi elevatissimi, e porta immancabilmente alla formazione di agglomerati e grumi. 

Se si seguono i suggerimenti sopra elencati, il nostro caolino AgriBioClay verrà disperso in maniera ottimale, e non ci saranno problemi durante le fasi di irrorazione. 

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Una Presentazione. Farnese marzo 2018

La sensazione che abbiamo riguardo ad un interesse sempre crescente intorno all’uso del caolino in agricoltura biologica ed integrata ci è stata confermata lo scorso sabato 24 marzo.

Siamo stati ospiti del Frantoio Mezzabarba per parlare in generale di Caolino, di cos’è, dei vantaggi che si ottengono utilizzandolo. Ne abbiamo approfondito gli aspetti tecnici cercando di trasferire la nostra cultura, maturata in 40 anni di esperienza che ci ha portato a selezionare e a presentare quindi il nostro caolino AgriBioClay.

Oggi piú che mai è diventato necessario approfondire l’argomento per scegliere consapevolmente, per avvicinarsi ad un’argilla che all’apparenza qualsiasi altro prodotto “bianco” potrebbe sostituire.

Non è così e crediamo di averlo raccontato e dimostrato con dati ed esempi pratici.

Ringraziamo moltissimo Stefania e Stefano del Frantoio Mezzabarba, il papà Franco, per la calorosa accoglienza e la sempre ottima collaborazione.

Invitiamo quanti fra voi sono intenzionati ad approfondire e magari ad organizzare un evento, a contattarci: saremo felici di darvi tutte le informazioni necessarie.

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Un altro tipo di caolino

Caolino in agglomerati deposito

Normalmente il caolino non viene trasportato in sacchi. La maggior parte del caolino viene movimentato sfuso su diversi mezzi di trasporto: navi, treni e automezzi.
La sua forma non é in polvere ma si presenta in agglomerati: chiamati Lump in termini tecnici, con un’alta percentuale di umidità.
AgriBioClay invece é una polvere finissima che risulta tale in seguito al processo di delaminazione e alla successiva essiccazione che porta l’umidità intorno all’uno percento.
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