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AgriBioClay il caolino per l’agricoltura biologica in Sicilia

Caolino AgriBioClay su Ulivo
In sicilia si iniziano a trattare gli ulivi con AgriBioClay il caolino per agricoltura biologica.
Sebbene non sia stata ancora segnalata la presenza della mosca, alcuni tra i nostri clienti più attenti hanno iniziato a proteggere le loro coltivazioni di ulivo dal forte irraggiamento solare e dalla scarsità di acqua.
AgriBioClay infatti grazie alla forma delle sue particelle e all’elevato grado di bianco crea una efficace barriera protettiva riflettendo i raggi del sole e trattenendo l’umidità
e la rugiada, diminuendo in questo modo la richiesta idrica delle piante.
Di questi vantaggi se ne sono accorti i nostri clienti che hanno cominciato a proteggere i propri futuri raccolti.
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Il Caolino e le Diossine

Molto spesso appaiono notizie relative alla presenza di PCDD/F, comunemente note sotto il nome di Diossine, nelle argille e nel caolino. A causa di fenomeni naturali quasi sempre preesistenti alle attività umane, le diossine possono essere presenti in quantità variabile nelle argille e nei caolini.

In generale i caolini di origine secondaria, quali i caolini americani, sono particolarmente ricchi di Diossine; in questo caso il caolino può essere utilizzato in agricoltura e nella filiera dell’alimentazione umana ed animale solo dopo un trattamento ad alta temperatura denominato calcinazione. Il caolino calcinato non è però ammesso nella legislazione europea per le coltivazioni biologiche.

Nei caolini europei, tutti di origine primaria, la presenza di Diossine è normalmente inversamente proporzionale al quantitativo di caolinite presente nel caolino. Caolini che presentano percentuali di caolinite bassi, dell’ordine del 60%, sono a forte rischio di presenza di Diossine; caolini con percentuali di caolinite dell’ordine del 90% ne sono pressoché esenti.

Nel caolino Agri Bio Clay, che presenta un tenore di caolinite pari al 90%, sono presenti tracce infinitesimali di Diossine, valutabili in trilionesimi di grammo per ogni grammo di caolino, al limite della misurabilità dei migliori strumenti. Agri Bio Clay è certificato per l’uso negli alimenti.

Per evitare contaminazioni nei Vostri prodotti, è caldamente raccomandato di richiedere al Vostro fornitore di caolino un certificato che attesti presenza di Diossine inferiori ai valori di soglia; se il Vostro fornitore ne fosse sprovvisto, cambiate fornitore: eviterete grosse sorprese quando il Vostro prodotto verrà analizzato!

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Un altro tipo di caolino

Caolino in agglomerati deposito
Normalmente il caolino non viene trasportato in sacchi. La maggior parte del caolino viene movimentato sfuso su diversi mezzi di trasporto: navi, treni e automezzi.
La sua forma non é in polvere ma si presenta in agglomerati: chiamati Lump in termini tecnici, con un’alta percentuale di umidità.
AgriBioClay invece é una polvere finissima che risulta tale in seguito al processo di delaminazione e alla successiva essiccazione che porta l’umidità intorno all’uno percento.
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Il caolino per agricoltura

Sono pochissimi i prodotti oggi sul mercato studiati espressamente per l’agricoltura: uno di questi è il caolino AgriBioClay.

La quasi totalità di caolini in commercio è stata studiata in origine per altre applicazioni, in generale per la produzione della ceramica.

L’utilizzo di caolino per ceramica in agricoltura comporta inconvenienti: in primo luogo il caolino per ceramica contiene agglomerati che vanno ad ostruire gli ugelli degli irroratori. Inoltre, le particelle di un caolino per ceramica non aderiscono bene alla superficie dei frutti e delle foglie.

AgriBioClay, studiato specificatamente per l’agricoltura, presenta particelle con un elevato rapporto di forma, ovvero il diametro delle particelle, in media pari a 1,4 micron, è fino a 40 volte lo spessore delle stesse: le particelle di AgriBioClay sono dunque larghe e piatte, come tante piastrelle.

Questo importante parametro incide favorevolmente sulla copertura della superficie (uno strato sottile ed uniforme è più efficace rispetto ad uno strato spesso e discontinuo) e quindi migliora sensibilmente anche l’adesione delle particelle, che vengono meno esposte ad erosione e dilavamento dovuti agli agenti atmosferici.

L’assenza di agglomerati è poi fondamentale per una facile irrorazione del caolino. Le particelle di tutti i caolini hanno diametri compresi fra 0,1 e 20 micron (il valore medio è in generale pari a 2 micron), largamente inferiori al diametro di qualunque ugello dell’irroratore. Se però nel prodotto ci sono agglomerati, questi hanno quasi sempre diametro superiore al diametro dell’ugello, immancabilmente lo otturano, e finiscono per rendere difficile la vita di chi deve irrorare le piante. residui-dispersionePer ottenere buoni risultati, è indispensabile utilizzare solo caolini espressamente studiati per l’agricoltura.

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Differenze fra caolino di origine primaria e secondaria

I caolini provenienti da miniere di tipo primario sono fisicamente diversi dai caolini provenienti da miniere secondarie: il rapporto di forma, ovvero il rapporto fra diametro delle particelle e spessore delle

analisi
Caolino al microscopio elettronico

stesse, è molto alto, e questa caratteristica è estremamente importante  in base all’uso cui il caolino è destinato. Nel caso dell’utilizzo in agricoltura, è fondamentale l’adesione del prodotto alla superficie delle piante, sia le foglie che i frutti. Se il caolino ha un rapporto di forma basso, come il caolino di origine secondaria, non aderisce bene alle superfici e tende a staccarsi. In questo caso è necessario sottoporre il prodotto ad un violento trattamento termico, detto calcinazione, effettuato a temperature superiori ai 1000 °C. Questo trattamento modifica chimicamente il caolino, eliminando le molecole di acqua di cristallizzazione, e ne altera l’aspetto fisico.

 

E’ interessante notare che la legislazione europea non prevede l’utilizzo di prodotti trattati termicamente nell’agricoltura biologica.

Il caolino di origine primaria, con un rapporto di forma elevato, tende invece ad aderire alle superfici tanto più energicamente quanto più è alto il rapporto di forma; inoltre, non essendo trattato termicamente, ma solo meccanicamente, può essere liberamente utilizzato in agricoltura biologica.